Il Palazzo di Giustizia di S. Maria C. Vetere

giovedì 16 giugno 2011

Marito cambia sesso, Corte impone scioglimento matrimonio
Il 'divorzio', senza il consenso dei coniugi, è stato deciso da una sentenza della Corte d'appello di Bologna
Lui diventa 'lei' dopo il matrimonio, e un giudice scioglie le nozze. E' la conclusione di una vicenda che era già approdata alle cronache in passato, e riportata oggi sulle pagine bolognesi di Repubblica. Il 'divorzio', senza il consenso dei coniugi, è stato deciso da una sentenza della Corte d'appello di Bologna, che ha sciolto il legame tra Alessandra Bernaroli e la moglie, unite da un matrimonio diventato 'omosex' dopo il cambio di genere (da uomo a donna) di Bernaroli.

Cambio avvenuto alcuni anni fa quando la coppia, sposata dal 2005 con nozze religiose e civili, era già coniugata. I giudici della Corte d'appello, spiega Repubblica, hanno decretato che il matrimonio deve essere sciolto con la motivazione che sarebbe venuta meno la diversità sessuale tra coniugi. Una sentenza che ha ribaltato quella del tribunale civile di Modena che, in prima istanza, aveva dato ragione a Bernaroli e consorte, negando che un funzionario dell'anagrafe potesse cancellare un legame giuridico. La coppia si era infatti rivolta ai magistrati dopo che Bernaroli aveva ottenuto il cambio di sesso sulla carta d'identità, ma l'anagrafe aveva stilato uno stato di famiglia in cui in cui i nuclei familiari risultavano distinti pur coabitando.

Per i giudici modenesi, un funzionario dell'anagrafe non poteva dividere ciò che è vincolato dalla legge, perché sarebbe stata necessaria la sentenza di un giudice. Sentenza arrivata dai magistrati dell'appello per i quali, non vi sarebbe riscontro in Italia di un matrimonio tra persone dello stesso sesso. La decisione è contestata da Bernaroli e dai suoi avvocati che ricorreranno in Cassazione.

PER RADICALI GRAVE DECISIONE CORTE BOLOGNA - "E' gravissimo quanto deciso dalla Corte d'Appello di Bologna, che ha imposto a una coppia bolognese il divorzio perché uno dei due partner ha cambiato sesso. Questo è un evidente caso di violazione dei diritti civili e umani della persona": lo afferma l'Associazione Radicale Certi Diritti, secondo la quale ci sono tutti i presupposti per presentare un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo contro l'Italia. "Vogliamo esprimere alla coppia di Bologna tutta la nostra vicinanza e solidarietà - dicono in una nota - la nostra associazione ha già incardinato alcune iniziative giudiziarie alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo a causa di evidenti discriminazioni nei confronti di coppie dello stesso sesso e offrirà il suo aiuto e supporto anche alla coppia di Bologna. La strada per la piena uguaglianza dei diritti deve andare avanti. Il tentativo di Stato di 'normalizzazione' della coppia è un atto impositivo gravissimo e del tutto inaccettabile" concludono

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